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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Bando “Sport e Periferie”: tutte scartate le domande lecchesi. "No" anche agli spogliatoi del Bione

Decisiva anche il taglio legato alla chiave di riparto 80% al Mezzogiorno e 20% al centro nord

Una lunga fila di "no". Si conclude senza nessuna ammissione ai finanziamenti la partecipazione al bando "Sport e Periferie 2020" del Dipartimento per lo Sport; lunedì 13 è stata pubblicata la graduatoria dei progetti pervenuti che include, così come previsto dal paragrafo 9 del bando, gli interventi oggetto di finanziamento e gli interventi non finanziati con l’indicazione del punteggio totalizzato.

Sono stati resi noti, inoltre, l’elenco delle richieste di contributo che sono state escluse, in quanto inammissibili, a seguito dell’istruttoria tecnico-amministrativa effettuata dal Dipartimento e l’elenco delle richieste di contributo escluse dalla Commissione, con relativa motivazione. Il bando, per Regioni, Province, Comuni, federazioni e associazioni, prevedeva uno stanziamento di 140 milioni di euro per la realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi per l’attività agonistica, la diffusione di attrezzature sportive e il completamento/adeguamento di strutture esistenti da destinare ad eventi nazionali ed internazionali. L'importo è stato ripartito tra le due macro-aree territoriali secondo la chiave di riparto 80% al Mezzogiorno e 20% al Centro-Nord (con applicazione di alcuni correttivi necessari per tenere conto di esigenze compensative nei riguardi di alcune regioni).

Fondi negati anche al "Bione"

Il punteggio di 37,33 impedisce al Comune di Lecco di ottenere i seicentomila euro che erano stati annunciati a settembre 2020 dall'allora assessore allo sport Roberto Nigriello per la sistemazione degli spogliatoi del campo numero 1; “Non Finanziabile per il riparto 80% Mezzogiorno-20% Centro Nord”, si legge sotto la colonna dell'esito pronunciato dal Dipartimento: lontano il 45,49 ottenuto dal Comune di Pavia, ultimo progetto della macro area non meridionale approvato. Non concessi settecentomila euro al Comune di Olginate (punteggio 34,03), 198.046,52 euro al Comune di Cremeno (19,50), 75.144,05 euro al Comune di Valmadrera (18,85), 650mila euro al Comune di Galbiate (14,88) e 291.000,86 euro al Comune di Ello (13,50).

Nell'allegato B sono presenti le richieste escluse a seguito dell'istruttoria tecnico-amministrativa: qui troviamo i "no" alla Parrocchia di San Martino Vescovo per l'Oratorio di Calolzio Centro, al Comune di Viganò per la palestra comunale, al Gruppo Sportivo Due Vi Asd per il Centro Sportivo di Villa Vergano, all'Asd Real Robbiate per il Centro Sportivo Comunale, al Comune di Cortenova per il Centro Sportivo Comunale, alla Vibes Asd per il Parco Ludico di Galbiate e alla Pol. San Giorgio per gli Impianti Sportivi Comunali. In tutti i casi è stata riscontrata la violazione del paragrafo 6, lettera D (verifica preventiva e validazione del livello di progettazione presentato, ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50) e del paragrafo 8, lettera G del Bando (pervenute prive della documentazione e delle dichiarazioni indicate al paragrafo 6).

Infine è stato pubblicato anche l'elenco delle richieste escluse dalla Commissione: i progetti di Comune di Vercurago, Parrocchia di San Zeno (Olgiate Molgora), Gruppo Sportivo Sala al Barro Asd, Comune di Dervio e Comune di Osnago sono stati giudicati come “non conformi” a quanto previsto dall'articolo 23 del D.lgs 50/2016, oltre che dall'articolo 24 e seguenti, dall'articolo 33 e seguenti del Dpr 207/2010.

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