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Quelle spettacolari acrobazie (tra le poche in Europa) al motoraduno Guzzi

Applausi e adrenalina a mille per il "Wall of Death"

"Il ragazzo del muro della morte tra la gente che in piedi lo saluta" dai jukebox Anni sessanta Gianni Morandi cantava le gesta dei temerari motociclisti che sfruttando la forza centripeta compivano evoluzioni da brivido, portando nelle piazze il Wall of Death, un'arte spericolata nata negli Stati Uniti nei primi del Novecento. Ora, queste adrenaliche acrobazie sulle due ruote vengono proposte a Mandello, in occasione del grande motoraduno internazionale per il Centenario Guzzi in programma da mercoledì 7 a domenica 11 settembre.

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La spettacolare attrazione, di cui vi proponiamo qualche istantanea, si trova presso il piazzale della stazione ferroviaria. Le moto sfrecciano roteando su un muro, perpendicolari rispetto al pubblico e al terreno. La struttura della larghezza di dieci metri è totalmente costruita in legno risalente agli Anni Venti. Si tratta di una tra le poche rimaste in Europa, forse l'unica in Italia. Dalle fattezze ricorda una grande botte dove al suo interno non troviamo del buon vino, ma eccellenti e preparati acrobati delle due ruote impegnati a regalare attimi di vero brivido al pubblico.

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Ad accoglierli all'inizio dello spettacolo e fare gli onori di casa, il mandellese Giovanni Battista Zucchi, il Menni per gli amici, vero esperto di motori. E poi in piedi ai bordi del "muro" la gente, grandi e bambini, in piedi ad apprezzare l'inedito show tra applausi e urla di stupore. Come previsto, l'evento targato Guzzi non sta deludendo le aspettative. E questo week end lo spettacolo continua.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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