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"Il bagno al lago? Sì, ma in sicurezza". Le indicazioni di Ats

Sempre più turisti anche sulle spiagge lecchesi. I consigli dell'agenzia di tutela della salute per rinfrescarsi e nuotare in sicurezza

Il territorio lecchese è ricco spiagge idonee alla balneazione, che vengono frequentate da numerosi visitatori in cerca di riposo, per nuotare o praticare sport acquatici. Ats Brianza nel periodo balneare (maggio-settembre) effettua campionamenti periodici che vengono esaminati nel laboratorio di prevenzione, al fine di verificare la balneabilità delle spiagge delle coste lecchesi del Lago di Como, del Lago di Pusiano, di quello di Annone e di quello di Garlate. 

Nel caso di non idoneità alla balneazione, viene inviata comunicazione al sindaco dell’area interessata con invito a predisporre una specifica ordinanza di divieto di tuffarsi. Tale ordinanza viene trasmessa al ministero della Salute che aggiorna il "Portale Acque", un network, facilmente accessibile e consultabile dal cittadino che fornisce informazioni in tempo reale sulla qualità e sicurezza delle acque. Dai recenti report, che abbiamo pubblicato anche su LeccoToday, le spiagge lecchesi sono quasi sempre state promosse: sono oltre una ventina i luoghi sottoposti a verifica e solo in un paio di occasioni non è stato dato il via libera da Ats, in attesa di ulteriori controlli.

Il vademecum

Per vivere a pieno ed in sicurezza i laghi del territorio, Ats Brianza ha inoltre predisposto alcuni consigli per i bagnanti. Un vademecum che si può trovare sul sito internet dell'Agenzia di tutela della salute e che qui vi riproponiamo nei suoi punti essenziali:

  • Informati sulla qualità dell’acqua in cui vuoi fare il bagno (le informazioni le puoi trovare sul sito Ats Brianza)
  • Rispetta le segnalazioni e le aree dedicate alla balneazione.
  • Ricorda che in alcune zone del lago è possibile la navigabilità
  • Verifica se sono presenti delle zone dedicate agli sport acquatici
  • Indossa calzature “da scoglio” per evitare di scivolare o di tagliarti
  • Immergiti gradualmente nell’acqua ed evita di ingerire l’acqua di balneazione
  • Appena esci dall’acqua, fai la doccia, asciuga corpo e testa e sostituisci il costume
  • Fai un pasto leggero ed aspetta almeno tre ore prima di fare il bagno
  • Attieniti alle segnalazioni presenti! Evita di tuffarti da pontili: il fondale potrebbe non avere la giusta profondità o presentare ostacoli (rocce, spuntoni in metallo ecc)
  • Fai attenzione ai possibili vortici presenti nel lago
  • Fai il bagno solo se sai nuotare
  • Nuota in acque basse e non allontanarti troppo dalle rive anche se utilizzi tavole o materassini.
  • Renditi visibile. Se puoi, fai il bagno in compagnia o in presenza di altre persone. 

Ats Brianza ricorda inoltre che "data l’estrema variabilità del fenomeno della fioritura algale (cianobatteri) in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche" in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale "è sconsigliato immergersi". Il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe infatti provocare diversi effetti tra i quali irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) o disturbi gastrointestinali. Inoltre, così come già accaduto negli anni precedenti a seguito di segnalazioni di dermatiti in alcune persone che hanno avuto contatto con le acque, è possibile riscontrare la cosiddetta dermatite del bagnante.

La dermatite del bagnante

La dermatite del bagnante, nota anche come dermatite da cercarie, si manifesta con un esantema allergico causato da parassiti che in ambiente acquatico possono attaccare uccelli e mammiferi. Le larve di questi microscopici parassiti vengono liberate in acque dolci o salate da lumache infette. Invece di parassitare gli animali che fungono generalmente da ospiti, come gli uccelli acquatici, le cercarie possono anche penetrare nella pelle di bagnanti, provocando reazioni allergiche. La dermatite del bagnante è presente in tutto il mondo, e si manifesta con maggiore frequenza durante i mesi estivi.

I sintomi della dermatite del bagnante (pruriti e bruciori sulla pelle, piccole pustole rosse o piccole vesciche) possono essere molto fastidiosi per le persone colpite ma di regola non costituiscono un serio pericolo per la salute. I pruriti e bruciori sulla pelle possono manifestarsi già subito dopo essere entrati in contatto con l'acqua o anche svariati giorni dopo. Le piccole pustole rosse si manifestano nell'arco di 12 ore e possono trasformarsi in piccole vesciche. Nella maggior parte dei casi comunque non sono necessarie cure mediche.

Le persone colpite possono trovare sollievo adottando le misure seguenti, eventualmente dopo aver consultato un farmacista: coprire le parti di pelle colpite con compresse fredde, applicare un gel o una lozione contro il prurito, trattare la pelle con una pomata contenente corticosteroidi, in caso di prurito molto forte si possono assumere antistaminici orali. Benché sia difficile, bisognerebbe evitare di grattarsi, dato che in tal modo la pelle interessata potrebbe infettarsi. "Se, in rari casi, dovessero insorgere reazioni allergiche molto forti come vertigini, diaforesi, febbre o nausea, occorre consultare un medico, il quale può prescrivere medicamenti soggetti all'obbligo di prescrizione". Per maggiori informazioni consultare il sito internet di Ats Brianza.

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