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Attualità Mandello del Lario

Un mito senza tempo: in tanti al raduno Guzzi con moto di ieri e di oggi

All'evento di Mandello anche una due ruote che si richiama agli anni Venti, costruita interamente dall'elettricista bergamasco Roberto Berardelli

Sentire rombare le Guzzi nella sua Mandello è sempre un piacere, e lo è stato anche questo weekend in occasione del raduno con veicoli storici organizzato nella Città dei motori. Un evento collegato ai tanti e a quello più grande e ufficiale di settembre del Centenario. Complice il primo sole di primavera in tanti hanno assistito alla partenza e alla sfilata moto Guzzi, un vero e proprio mito senza tempo.

Moto d'epoca protagoniste

E tra i veicoli presenti anche una moto in stile anni Venti e Trenta, costruita interamente da un elettricista di Endine Gaiano, costata un anno e mezzo di lavoro. La due ruote ha fatto bella mostra di sè davanti al murales di via Cavour. Con questo modello vintage siamo a quota nove, nel conteggio delle moto costruite da Roberto Berardelli.

"Io sono un appassionato di Guzzi - racconta - è una cosa che ti nasce e viene da dentro. Quando stamattina sono arrivato e ho attraversato il paese, sono stato travolto da un'atmosfera unica, come se da sempre fossi abitato qui. Quando Giovanni (Gechi Trincavelli) mi ha chiesto di portare la moto dov'è nata la Guzzi sono stato felicissimo".

Roberto Berardelli con la sua due ruote in centro Mandello.

Parallelamente a questo arrivo, Gechi ha aperto le porte del suo museo, l'antica officina di Giorgio Ripamonti, allestendo in una bacheca i libri paga dei primi operai assunti nella fabbrica dell'Aquila. Il 16 e 17 marzo i “templi” delle due ruote, dal museo aziendale allo spazio officina del Giorgio feree, hanno così aperto le porte agli appassionati, in occasione dei giorni dell'anniversario di fondazione della Casa motociclistica mandellese.

L'allestimento nell'antica officina.

Berardelli ha voluto esserci portando la sua creazione denominata "Tributo", la due ruote che consta di un motore PL del 1937 totalmente revisionato, recuperato da condizioni non certo ottimali. Con le parti metalliche dal telaio al serbatoio, realizzate dal nulla dall'elettricista motivato da una grande passione per l'Aquila: "Una passione supportata anche grazie alla mia famiglia, perchè il costruire tutto da zero implica il dispendio di tante ore".

Il risultato ottenuto è sotto gli occhi di tutti gli appassionati che hanno visto e toccato con mano questo gioiello vintage sentendolo poi ruggire nel corso dell'avviamento motori fuori dalla fabbrica di via Parodi con altri modelli della produzione dell'Aquila. Una vera passerella per le "nonne" a due ruote nate a Mandello del Lario, dove il marchio Moto Guzzi è letteralmente di casa. (Si ringrazia Alberto Bottani per le foto e la collaborazione)

L'avviamento motori.

L'avviamento motori. (2)

L'avviamento motori. (3)

L'avviamento motori. (4)

Il raduno delle storiche Guzzi.

Il raduno delle storiche Guzzi. (2)

Roberto Berardelli.

Il raduno delle storiche Guzzi. (3)

Il raduno delle storiche Guzzi. (4)

Il raduno delle storiche Guzzi. (5)

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