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L'Adda e il lago sempre più osservati speciali per il rischio esondazioni

Nella serata di ieri la situazione si è stabilizzata, anche in zona diga di Olginate dove erano "crollate" due paratoie. Ma è massima allerta per le piogge previste nelle prossime ore

Il lago e l'Adda sempre più osservati speciali per il rischio di esondazione, soprattutto per il timore di nuove forti piogge nelle prossime ore. Alle 13 di oggi ci sarà un nuovo incontro per fare il punto della situazione in prefettura, dopo quelli già tenuti nei giorni scorsi con alcuni sindaci dei comuni interessati, una riunione nella quale è stato definito lo stato di "Sorveglianza attiva" del fiume.

Olginate, Calolzio e Airuno proseguendo verso Imbersago e Paderno sono le località dove la situazione risultata essere maggiormente delicata: anche per questo nella giornata di ieri, mercoledì 1° novembre, sono state chiuse con ordinanze mirate alcune tratte delle passeggiata ciclopedonale che costeggia l'Adda. Nella serata di ieri e nella prima mattinata di oggi la situazione della portata d'acqua si è stabilizzata, anche nei pressi della diga di Olginate, a sua volta sotto osservazione dopo il guasto tecnico (quindi prima del maltempo) che una decina di giorni fa aveva comportato il crollo delle due paratoie centrali. In merito abbiamo interpellato Emanuele Mauri, presidente del Consorzio dell'Adda.

"Al momento il guasto alle due paratoie fuori sede non comporta particolari problemi per il deflusso dell'acqua, anche perchè sono per 3/4 sollevate, la portata in deflusso è vicina ai 600 metri cubi al secondo, il massimo che possa garantire - spiega Mauri - Il problema legato al guasto si manifesterà quando dovremo manovrare in chiusura. Abbiamo quindi già programmato un intervento provvisorio entro novembre per una prima messa in esercizio provvisoria, come concordato con il Servizio dighe e il ministero per mettere a punto un'operatività transitoria, in attesa di un ulteriore progetto più complesso e risolutivo a seguire".

Il lago tra Calolzio e Olginate 1 novembre.

E com'è la situazione attuale? "Oltre a una vigilanza rafforzata per le paratorie, c'è una situazione di massima sorveglianza con tavoli aperti in prefettura soprattutto per la situazione meteo. Al momento, pur delicata, la situazione resta sotto controllo. Preoccupano più che altro nuove possibili precipitazioni. Il livello nelle scorse ore si è infatti stabilizzato in una portata di 145 centimetri". Il timore è che si possa arrivare a 160/180 con rischio di esondazione in diversi punti dove le rive sono più basse, in particolare dal lago di Olginate a scendere poi lungo il corso dell'Adda verso Airuno e Paderno. La misurazione effettuata nella mattinata del 31 ottobre parlava di 122 centimetri di livello e portata del lago, poi saliti a 131 nel pomeriggio, con un afflusso di 1.709 metri cubi al secondo e un deflusso di 535. Ieri si è quindi arrivati a 145.

"In zona città di Lecco non ci dovrebbero essere grossi problemi, su Como la situazione è invece di maggiore allarme. Tutti gli enti preposti continueranno nell'attento e continuo monitoraggio della situazione dell'Adda a partire proprio dalla zona di Olginate - continua Mauri - Si prevede un'ulteriore risalita del livello nelle prossime ore anche per 'l'onda lunga' d'acqua che scenderà dalle montagne, alimenterando il bacino del lario". La situazione resta dunque molto tesa e delicata, oltre a guardare al fiume è ancora più importante guardare al cielo, nella speranza che nelle prossime ore non piova come previsto.

L'Adda a livelli di allerta, 1 novembre.

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