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Teatro della Società, Ciresa: «Tre anni non sono stati sufficienti a elaborare un progetto definitivo»

Il candidato sindaco del centrodestra: «Le informazioni divulgate dall’attuale Amministrazione sembrano celare una realtà ben diversa»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

È dal maggio 2017 che la storica sala di piazza è chiusa e probabilmente, nonostante sia stata annunciata ai cittadini lecchesi l’assegnazione e l’inizio dei lavori di restauro e riqualificazione dell’edificio, il Teatro della Società rimarrà al buio ancora a lungo. Meglio tardi che mai, avranno pensato i più ottimisti apprendendo la notizia della futura riapertura, peccato che le informazioni divulgate dall’attuale Amministrazione sembrano celare una realtà ben diversa.

Dall’esame della “Relazione illustrativa generale” inserita nel bando “Interventi di ricupero funzionale del Teatro della Società di Lecco”, emerge che gli obiettivi principali individuati nel progetto siano principalmente la risoluzione di problemi strutturali e la messa a norma con interventi mirati di consolidamento strutturale oltre alla necessità di dotare il teatro di magazzini e depositi, attualmente mancanti e di adeguare l’attrezzatura tecnica del teatro.

I lavori previsti sono in parte attinenti al miglioramento della sicurezza, ma non comportano alcun intervento su quelle che sono le principali problematiche del teatro, ossia la presenza di amianto sotto il dipinto di Orlando Sora nella volta e l’impossibilità dell’utilizzo della sala nei mesi estivi per la mancanza di un impianto di climatizzazione. Durante la stesura del progetto è mancata probabilmente la capacità di elaborare un progetto che risolva le priorità per tutelare la salute dei nostri cittadini e di chi lavora nel teatro.

Dalle parole di rassicurazione rilasciate dall’attuale amministrazione durante l’annuncio del prossimo inizio dei lavori, ci saremmo aspettati di veder riconsegnato alla città un teatro in perfetta forma, senza criticità e completamente rinnovato e sicuro. Peccato però che le dichiarazioni non fossero proprio esatte e che il piano esecutivo non preveda alcun intervento sulla volta del teatro pertanto dopo i lavori oggi in appalto, stanti la sussistenza del rischio amianto e la necessità di ulteriori interventi di adeguamento che richiedono lunghi tempi tecnici di realizzazione, il Teatro della Società vedrà protrarsi ulteriormente i tempi di riapertura al pubblico.

Rimangono forti perplessità su altre evidenti lacune che sembrano essere state trascurate: salvo alcuni interventi minori, non è prevista infatti alcuna azione diretta a ripensare e implementare la dotazione tecnica specifica del teatro e al ripristino dell’abisde dietro al palco; inoltre, la mancata installazione di un impianto di aria condizionata condanna il teatro a rimanere chiuso da giugno a settembre, quando potrebbe essere utilizzato a fini turistico culturali per ospitare eventi che in caso di maltempo altrimenti verrebbero annullati, come è avvenuto più volte nei mesi scorsi.

Oggi ci troviamo quindi di fronte a una doppia presa in giro: da una parte, l’ingiustificabile ritardo nell’adeguamento di un’opera essenziale per la cultura lecchese e dall’altra la poca chiarezza delle dichiarazioni confusionarie divulgate dall’amministrazione comunale che temporeggia dimostrandosi poco interessata alla sicurezza dei lavoratori e degli spettatori, nonché poco rispettosa nei confronti di una cittadinanza che ha il diritto di “vederci chiaro” e ricevere risposte concrete.

Peppino Ciresa
Candidato sindaco del centrodestra

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