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Domenica, 28 Aprile 2024
Le indagini / Val San Martino / Via Attilio Galli

Omicidio Malcolm: fermato il presunto aggressore del giovane

L'arrestato è stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza

Un giovane di 25 anni è stato arrestato per l'omicidio di Malcolm Mazou Darga. Il giovane di 23 anni del Burkina Faso è stato ferito mortalmente tra i binari 2 e 3 della stazione ferroviaria di Calolziocorte nel primo pomeriggio di martedì 29 agosto sotto gli occhi attoniti della madre: trasportato in ospedale in condizioni disperate, è morto tra le mani del personale sanitario del Manzoni. All'alba di mercoledì 30 è stata fermata una persona dagli agenti della Questura di Lecco: identificato grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, sarebbe ritenuto l'autore materiale delle due coltellate che, dopo avere raggiunto una gamba e il torace, sono costate le vita a Darga.

Il magistrato sta ricostruendo le motivazioni che hanno portato alla feroce aggressione, compiuta insieme a una seconda persona, ma il tutto potrebbe affondare le radici all'interno della famiglia della vittima: dissidi "risolti" in un modo decisamente brutale.

La ricostruzione dell'omicidio

Nel pomeriggio di martedì 29, presso i binari della stazione ferroviaria di Calolziocorte, il giovane 23enne di origini africane è stato gravemente ferito da un altro soggetto, un connazionale nato nel 1998 e dotato di cittadinanza italiana, con un’arma da taglio. La vittima, ancora sanguinante, è stata immediatamente soccorsa dal personale della Polizia Ferroviaria che si trovava poco distante. L’aggressore si è dato subito alla fuga facendo perdere le proprie tracce. 

La vittima, per le ferite riportate, è morta poco dopo presso il presidio ospedaliero di Lecco. Fin da subito, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lecco, sono state attivate le capillari ricerche da parte della Squadra Mobile e dalla Polizia Ferroviaria di Lecco. Tuttavia, l’omicida non è stato rintracciato né presso la propria abitazione né presso il luogo di lavoro.

I successivi accertamenti hanno consentito d'individuarlo presso la residenza della propria fidanzata: lì è stato sottoposto a un provvedimento di fermo emesso dall’Autorità Giudiziaria con l’accusa di omicidio volontario. L’omicida, terminate le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Lecco. Sono ancora in corso le indagini che permetteranno di ricostruire i motivi dell’aggressione.

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