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Niente scarcerazione

Richiesta respinta: Baby Gang deve rimanere in carcere

Il giovane rapper lecchese è accusato di aver partecipato ad alcune rapine commesse a Milano

Niente scarcerazione per Zaccaria Mouhib. Baby Gang, ormai arcinoto rapper nato a Lecco e residente a Sondrio, dovrà rimanere in carcere dopo l'arresto dello scorso 20 gennaio. L'ha deciso il giudice per le indagini preliminari Manuela Scudieri che ha respinto l'istanza avanzata dal legale del cantante Niccolò Vecchioni al termine dell'interrogatorio. Il giovane era stato fermato dalle forze dell'ordine al termine di un'inchiesta svolta dalla procura su 4 rapine messe a segno tra Milano e hinterland (inchiesta che ha fatto scattare le manette anche per i suoi colleghi Neima Ezza e Samy).

I dubbi: e se i rapper non fossero colpevoli per le rapine?

Durante il colloquio, avvenuto sabato 22 gennaio, Baby Gang aveva detto che nel momento in cui gli investigatori lo hanno collocato sul luogo della rapina in realtà era in viaggio verso Riccione. Di più, non ci sarebbero elementi in grado di dimostrare che il 20enne si trovasse sul luogo del fatto: anche attraverso i dati delle celle telefoniche agli atti dell'indagine, aveva precisato la difesa, si evince solo che Zaccaria Mouhib era a Vignate alle 13.38 e dunque “ben 7 ore prima della rapina”.

Non solo, davanti al giudice il ragazzo - che ha qualche trascorso con la giustizia per fatti simili - aveva detto di aver “cambiato vita” e questo grazie alla “raggiunta stabilità economica”, frutto di tre contratti musicali con una major discografica. In pratica il rapper aveva detto di non essere più la stessa persona che viveva di reati, come le rapine, anche perché non ne ha più ‘bisogno’.

Chi sono Neima Ezza e Baby Gang

Nel mese di aprile del 2021, il rapper Neima Ezza aveva fatto parlare di sé perché, durante le riprese di un video musicale in strada, nel quartiere milanese di San Siro, circa trecento ragazzi presenti avevano iniziato a lanciare sassi e bottiglie contro la polizia, intervenuta per disperdere l'assembramento. Alle riprese era presente anche Baby Gang, amico di Neima Ezza.

Poco tempo fa per il rapper nato a Lecco 20 anni fa, daspato dalla sua città, dalla Romagna e da Milano, è stata chiesta la sorveglianza speciale dalla questura di Sondrio, località nella quale risiede: secondo l'istituzione è considerato una persona socialemente pericolosa in quanto “dedita alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

Chiesta la sorveglianza speciale

L'applicazione di una misura di sorveglianza speciale è stata chiesta dalla questura di Sondrio. La misura nei confronti del ragazzo, rappresentato dall'avvocato Niccolò Vecchioni, è stata discussa mercoledì 12 gennaio davanti alla sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese, presieduta da Fabio Roia. L'udienza è stata aggiornata all'8 febbraio. Sulla misura richiesta, contestata dalla difesa, decideranno i giudici al termine del procedimento.

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