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Cronaca Via Giovanni Amendola

Smog: la Lombardia sfora le linee guida dell'Oms, ma Lecco è virtuosa

Presentato il dossier "Mal'aria 2021" di Legambiente: le centraline nel capoluogo hanno registrato un valore medio annuo pari a 21 microgrammi al metro cubo

L'emergenza smog non si placa, nemmeno nell’anno della pandemia con una drastica riduzione di spostamenti e attività produttive, segno che il problema è cronico e va affrontato con politiche strutturali e con una pianificazione adeguata. Lo dimostrano i numeri del dossier "Mal'aria 2021" presentato da Legambiente.

Il rapporto ogni anno analizza i dati dei superamenti dei livelli di polveri sottili nelle città capoluogo di provincia. Lecco in questo caso è virtuosa: nel 2020 le centraline Arpa in città hanno registrato un livello medio di Pm10 pari a 21 μg/m3, di poco oltre al limite suggerito dall'Organizzazione mondiale della sanità nelle sue linee guida, fissato a 20 μg/m3. Lecco, come Sondrio e Varese in Lombardia, rispetta i limiti imposti dall'Unione europea con meno di 35 giorni annui di sforamento della soglia di 50 μg/m3.

La media annuale di Pm10

Città

Media annuale (μg/m3)

Milano

34

Cremona

32

Lodi

32

Mantova

31

Monza

31

Pavia

31

Brescia

31

Bergamo

28

Como

28

Varese

23

Lecco

21

Meggetto: «Paghiamo l'Accordo di bacino padano»

«Paghiamo ancora lo scotto dell'inadeguatezza dell'Accordo di bacino padano, stipulato ormai più di 5 anni fa - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - Il Piano era partito debole e poco ambizioso fin dall'origine ed è stato puntualmente disatteso a furia di deroghe da parte di Regioni e Comuni, che non sono state in grado né di pianificare e realizzare il cambiamento previsto e programmato, nè di controllare che le poche misure adottate venissero quantomeno rispettate. La pandemia, poi, è stata usata come scusante per fermare anche i processi positivi in atto».

assegno regione legambiente-2

Il mancato rispetto dei limiti normativi previsti dalle Direttiva europea per il Pm10 e gli ossidi di azoto costa al nostro Paese pesanti procedure d'infrazione, alle quali si è aggiunta lo scorso novembre una nuova lettera di costituzione in mora da parte della Commissione europea in riferimento alle eccessive concentrazioni di particolato fine (Pm2,5). Legambiente Lombardia ha inscenato un flashmob dimostrativo (nella foto) questa mattina, venerdì, davanti a Palazzo Lombardia a Milano consegnando un assegno in bianco destinato all’Unione Europea a firma della Regione Lombardia, per sanare le infrazioni causate da misure insufficienti adottate per contrastare l'inquinamento atmosferico.

Del Prete: «Partire dai trasporti»

«Vogliamo città pulite e più vivibili! - dichiara Federico Del Prete, responsabile mobilità di Legambiente Lombardia - Per farlo bisogna necessariamente partire dai trasporti, una delle maggiori fonti di particolato sia primario sia secondario in città. Si deve abbandonare la logica dell’emergenza, ripensando radicalmente l'uso della strada a favore di tutti i veicoli, dando ulteriore spazio alla mobilità leggera in tutte le sue forme. Va potenziato il trasporto collettivo, da rendere sempre più efficiente, così come i veicoli in condivisione, per garantire ai cittadini il diritto di muoversi senza inquinare e senza occupare lo spazio di tutti. L'obiettivo dei Pums deve essere anche quello di mitigare la congestione, finanziando piani di spostamento casa-lavoro e casa-scuola sostenibili e veicolando risorse per la realizzazione di linee di bicipolitana, per affrontare un progressivo divieto alla circolazione delle automobili private nelle città. Senza deroghe e senza scappatoie».

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