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Cronaca Mandello del Lario

Stroncato da un malore in montagna: Mandello piange Carlo Gilardi

Un arresto cardiaco lo ha strappato alla vita all'età di 60 anni dopo un'escursione al Manavello: vani i soccorsi giunti con l'elicottero. A lungo vicepresidente della Polisportiva, era organizzatore del Trail delle Grigne Sud e del celebre tuffo di Capodanno nel lago

Il rumore dell'elicottero, all'alba, in volo sopra i boschi tra Abbadia a Mandello. L'intervento dei soccorsi per un malore, il trasporto in ospedale purtroppo vano. E poi una notizia di quelle che non vorresti mai avere: la vittima è Carlo Gilardi.

Mandello piange uno dei suoi cittadini più conosciuti, anima del volontariato e dello sport. Carlo è stato stroncato da un arresto cardiaco, all'età di 60 anni, sulla salita per il Manavello, dove si era recato per una sgambata mattutina insieme a un amico. È stato proprio lui ad allertare i soccorsi, intorno alle 6, con l'intervento dell'elicottero dal Sant'Anna di Como. L'équipe medica ha cercato di rianimare Gilardi, ma purtroppo per lui non c'è stato niente da fare; il mandellese è spirato durante il trasporto all'ospedale Manzoni di Lecco.

Anima mandellese per cultura e sport

Gilardi è stato per tantissimi anni membro attivo della Polisportiva Mandello, nonché vicepresidente. Insieme ad Alessandro Gilardoni, tre anni fa, fu ideatore e fondatore della corsa Trail delle Grigne Sud. In passato, finché si è disputato, fu inoltre una delle anime dell'avvincente Palio delle frazioni. Ogni anno - a esclusione del 2021 - il primo di gennaio, era anche l'organizzatore del tuffo dei "pinguini" mandellesi (e non solo) nelle acque gelide del lago alla Darsena Falck.

Carlo Gilardi tuffo-2

A piangerlo il figlio Stefano, i parenti, i tantissimi amici che in queste ore, scossi dalla tragica notizia, gli stanno riservando pensieri e ricordi sulle sue pagina social. Il sindaco Riccardo Fasoli, da noi interpellato, ha voluto ricordarlo così: «Il 2021 è un anno maledetto. Abbiamo già perso alcune persone anche senza il covid, e adesso Carlo - spiega Fasoli - Un uomo sempre attivo, con una grande voglia di fare, che amava lo sport e le associazioni. Negli ultimi tempi si era molto avvicinato alla montagna, so che amava recarsi a vedere l'alba in quota, e proprio andando al Manavello è scomparso. Sono vicino a Stefano, suo figlio, l'anima del Sonica Festival, a testimonianza di quanto la sua famiglia ha dato e dà alla comunità di Mandello dal punto di vista culturale».

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