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Cronaca Strada Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga

Restringimento sulla SS36, l'odissea dei lavoratori: «Quasi due ore per 15 chilometri»

Ancora code interminabili per la sostituzione delle barriere spartitraffico fra Abbadia e Lecco. Il sindaco di Mandello: «Serve un'organizzazione diversa»

Un'odissea su asfalto. Raggiungere il proprio luogo di lavoro in queste settimane si sta trasformando in una sorta di incubo per tantissimi cittadini dei comuni del lago. Il motivo? I lavori in corso sulla Strada Statale 36 con i quali Anas provvede alla sostituzione delle barriere spartitraffico tra le due carreggiate.

Viabilità paralizzata fra SS36 e SP72, la Provincia scrive ad Anas: «Limiti i disagi»

Un intervento iniziato lo scorso febbraio, la cui conclusione è prevista a maggio, per il quale dal lunedì al venerdì la carreggiata Sud tra Abbadia e Lecco viene ristretta a una sola corsia a partire dallo svincolo tra Provinciale 72 e SS36 nella galleria Borbino, punto da cui si forma il maxi ingorgo, con riflessi su entrambe le arterie viabilistiche (va segnalato che in questi giorni il restringimento di carreggiata è presente anche in direzione Nord).

La situazione si fa sempre più insostenibile, giorno dopo giorno. I disagi causati agli automobilisti, in particolare durante le ore di punta, sono enormi. Questa mattina, giovedì 22 aprile, la viabilità del territorio tra il centro lago il capoluogo è andata letteralmente in tilt, sin dalle 7 del mattino e fino quasi alle 10.

«Non si possono evitare gli orari di punta?»

«È un incubo - spiega Michele, un nostro lettore - Sono partito alle 7.45 da Mandello per raggiungere l'ufficio a Calolzio, dove sono arrivato alle 9.30: un'ora e 45 minuti per coprire 15 chilometri! È uno scandalo che si traduce in un danno lavorativo ed economico per tantissimi lecchesi in un momento di crisi conclamata per il covid. Siamo tutti concordi che i lavori siano necessari la sicurezza stradale, ma così non si può più continuare, neanche stessero costruendo il tunnel della Manica. Mi domando perché non sia possibile svolgere questi lavori in altre fasce orarie - prosegue Michele - Non chiedo di provvedere di notte, quando manca la luce, però almeno evitare gli orari in cui per strada si riversano migliaia di persone. Una soluzione va trovata».

«Percorro il tratto Abbadia-Lecco ogni giorno per lavoro - è la testimonianza di Luca, un altro automobilista - L'ingorgo che si crea sulla Provinciale a causa del restringimento della carreggiata sulla 36 ricorda le code tipiche dei weekend estivi, con l'aggravante di manifestarsi di prima mattina in giorni feriali. Potremmo andare avanti ancora a lungo ed è già due mesi che subiamo questi disagi. Solo in Italia accade che per sostituire due chilometri di barriere siano necessari mesi e mesi di lavoro. Quasi quasi, ora che è stato sistemato il tratto di Viandante fra Abbadia e Lecco, converrebbe andare a piedi».

Fasoli: «Dialogo con Provincia e Prefettura»

L'ennesima mattinata di caos viabilistico ha destato il prevedibile interesse delle istituzioni. Come ha confermato il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, «Stiamo intervenendo presso Provincia e Prefettura per trovare un soluzione alla problematica relativa al cantiere Anas lungo la SS36. Serve una organizzazione differente».

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