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Pioggia e vento ripuliscono il cielo: l'aria a Lecco è buona

I dati di Arpa Lombardia certificano l'azzeramento di polveri sottili nell'atmosfera sopra il capoluogo. A maggio nessun giorno ha fatto registrare sforamenti dai limiti. Andamento positivo anche a Merate

La "fotografia" che si può scattare all'aria lecchese a inizio giugno è decisamente a fuoco. La qualità dell'aria è buona, almeno in base ai dati registrati da Arpa Lombardia, le cui centraline monitorano costantemente i principali agenti inquinanti a livello atmosferico.

Negli ultimi dieci giorni, complici anche le precipitazioni intense e le forti correnti che hanno spirato sul Lecchese, le polveri sottili sono state spazzate via: il valore più alto di Pm10 si è verificato il 1° giugno (valore medio giornaliero) con 14 microgrammi al metro cubo (soglia di informazione per la salute fissata a 50 µg/m³), mentre il particolato più fine, il Pm2.5, ha fatto registrare un dato di 19 µg/m³ all'ultimo giorno di maggio. Da allora, come scritto, il meteo ha completamente ripulito l'aria.

Nel mese di aprile inquinamento azzerato nei cieli lecchesi

Se non costituiscono motivo di preoccupazione Biossido di Azoto (NO2) e Biossido di Zolfo (SO2), un campanello di allarme si accende, come ogni estate, per l'Ozono (O3). I valori sono entro i limiti ma si accende una spia "gialla" con il salire delle temperature massime: nell'ultima settimana le giornate oscillano tra una media di 116 µg/m³ e una di 133 µg/m³, tenendo in considerazione che la prima soglia da non superare è 180 µg/m³.

Durante l'intero mese di maggio, come accaduto ad aprile, lo smog è stato contenuto: a Lecco città non si sono infatti verificati sforamenti per il Pm2.5 (media massima il 15 maggio, 21 microgrammi al metro cubo) né per il Pm10 (18 µg/m³ venerdì 20 maggio).

La qualità dell'aria è buona anche a Merate: l'inizio di giugno ha contenuto i valori di Pm10 a un massimo di 27 µg/m³ (il 1° giugno) e di Pm2.5 a 17 µg/m³ nello stesso giorno. Come nel capoluogo, nella cittadina brianzola si resta in allerta per l'ozono: il 2 giugno i livelli hanno raggiunto una media di 168 µg/m³, e sono rimasti piuttosto elevati anche negli ultimi giorni.

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