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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Mandello del Lario

Mandello ha omaggiato i suoi cittadini benemeriti

In municipio la consegna della "Grigna d'oro" ai figli di Adriana Pasut, Michele Zucchi e Leo Callone. Lo loro storie

Come ogni anno a dicembre tre persone vengono insignite durante un Consiglio comunale straordinario della civica benemerenza “Grigna d'oro”, dal nome della montagna che dai suoi 2.410 metri di altitudine sovrasta Mandello del Lario. Nel corso della seduta di ieri sera, lunedì 18 dicembre, i tre cittadini benemeriti sono stati oggetto dell'ambito riconoscimento. "Siete un esempio per tutti" Le parole del sindaco Riccardo Fasoli, all'indirizzo dei premiati, che attraverso strade diverse hanno scritto importanti pagine di storia locale e non solo.

Eros e Nikos Maggi, figli di Adriana Pasut.

"Atti di coraggio e di abnegazione civica" la motivazione della scelta per Adriana Pasut. Classe 1924 a 19 anni soltanto, nell'inverno del 1943-44, mettendo a rischio la propria vita, sfidava i controlli e i rastrellamenti delle milizie fasciste e dei militari tedeschi per portare aiuto ai partigiani. Credeva profondante negli ideali di libertà e nella giustizia. Adriana trovò la forza di perdonare i fascisti che uccisero suo fratello Domenico, perché, disse 'I partigiani non combatterono per spirito di vendetta ma per ideali di libertà e di giustizia sociale'". Pasut è venuta a mancare nel settembre del 2022 all'età di 98 anni. A ritirare la medaglia d'oro i figli Nikos ed Eros Maggi.

Michele Zucchi

L'altra storia, analoga alla prima nella motivazione, vede Michele Zucchi, classe 1923, raccontare ancora oggi con lucidità e dovizia di particolari, il suo passato nelle fila della Divisione “Acqui” a Cefalonia. Correva l'anno 1943. Il rifiuto di una resa ai tedeschi, i giorni di resistenza, la deportazione in Russia, la prigionia a fasi alterne prima dei tedeschi e poi dei sovietici, a costituire il bagaglio di un pesante passato. Storie di vita vissuta, oggi divenuta anche per gli alunni delle scuole, patrimonio di un esempio di resistenza e di attaccamento ai valori di libertà, giustizia e pace modello per tutta la comunità. Con commozione, Michele Zucchi, 100 anni compiuti a marzo, ha ritirato la Grigna d'oro.

Leo Callone

La terza benemerenza assegnata al merito di "Attività sportive - attività solidaristiche e filantropiche” è stata conferita a Leardo Callone, Leo, il Kaimano del Lario, grande nuotatore in acque libere, primatista italiano per 25 anni con la traversata della Manica, nel suo ampio curriculum sportivo. Da un grave lutto familiare, la perdita del giovane figlio Nicola, trova la forza di ricominciare mettendo al servizio del prossimo le sue imprese natatorie.

Grazie alle sue competizioni e alle sue vittorie, Callone ha contribuito alla realizzazione della parrocchia e della clinica di San Luis in Guatemala, la missione di Padre Mario Balbiani. Esempio di resilienza e altruismo che dà lustro a Mandello del Lario. Le sua storia umana e sportiva è stata anche oggetto del film "Cento milioni di bracciate” girato dalla regista comasca Donatella Cervi. (Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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