Fontana: «Vicini alle 50.000 vaccinazioni giornaliere, obiettivo estate sicura»
Il presidente della Regione è ottimista: «La Lombardia sta accelerando. Siamo in equilibrio tra i vaccini che riceviamo e le dosi che somministriamo. Dobbiamo riceverne molti di più»
Il Governatore della Lombardia è ottimista sull'andamento della battaglia contro il covid. Dopo il miglioramento dei dati che ha portato al passaggio in zona arancione (anche per quanto riguarda il territorio lecchese) a partire da domani lunedì 12 aprile, nella mattinata di oggi Attilio Fontana ha infatti postato una dichiarazione su Facebook parlando dei dati raggiunti a livello regionale sul fronte delle vaccinazioni.
Cosa si può fare e cosa non si può fare in zona arancione: le nuove regole spiegate
«Siamo a quota 2 milioni di somministrazioni, e vicini alle 50.000 dosi giornaliere - ha scritto Fontana - Ora l'obiettivo è quello di un'estate sicura! La Lombardia sta nettamente accelerando. Affrontiamo i problemi, li risolviamo e corriamo veloci. Siamo in costante equilibrio tra i vaccini che riceviamo e le dosi che somministriamo. Ma dobbiamo riceverne molti di più». Un tema espresso in un'immagine diffusa sempre oggi da Regione Lombardia e rilanciata anche dal consulente per la campagna vaccinale Guido Bertolaso (vedi sotto).
Attilio Fontana aveva manifestato ottimismo già nei giorni scorsi, in occasione di uno suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega a Milano, dove ha detto: «La vaccinazione sta proseguendo molto bene e adesso con le nuovi dosi che dovrebbero arrivare riusciremo a completare la campagna: una volta completata, l’estate tornerà a essere come ce la ricordiamo». E in merito al ritorno da domani, lunedì, in zona aracncione, ha confernato: «Abbiamo dei dati buoni».
L'attenzione si sposta ora sulla necessità di implementare le vaccinazioni. Oltre al tema di approvvigionamento delle dosi necessarie, c'è anche questo legato a luoghi e modalità di somministrazione. Da questo punto di vista nel Lecchese fa discutere la decisione di chiudere l'hub di Mandello e di aver reso operativo (al momento) per una sola giornata il polo vaccinale di Calolzio: due strutture che hanno dimostrato di funzionare bene grazie all'imepgno di Comuni e volontari, ma che al momento non sono più funzionanti.