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Martedì, 19 Marzo 2024
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Fontana: «Vicini alle 50.000 vaccinazioni giornaliere, obiettivo estate sicura»

Il presidente della Regione è ottimista: «La Lombardia sta accelerando. Siamo in equilibrio tra i vaccini che riceviamo e le dosi che somministriamo. Dobbiamo riceverne molti di più»

Il Governatore della Lombardia è ottimista sull'andamento della battaglia contro il covid. Dopo il miglioramento dei dati che ha portato al passaggio in zona arancione (anche per quanto riguarda il territorio lecchese) a partire da domani lunedì 12 aprile, nella mattinata di oggi Attilio Fontana ha infatti postato una dichiarazione su Facebook parlando dei dati raggiunti a livello regionale sul fronte delle vaccinazioni. 

Cosa si può fare e cosa non si può fare in zona arancione: le nuove regole spiegate

«Siamo a quota 2 milioni di somministrazioni, e vicini alle 50.000 dosi giornaliere - ha scritto Fontana - Ora l'obiettivo è quello di un'estate sicura! La Lombardia sta nettamente accelerando. Affrontiamo i problemi, li risolviamo e corriamo veloci. Siamo in costante equilibrio tra i vaccini che riceviamo e le dosi che somministriamo. Ma dobbiamo riceverne molti di più». Un tema espresso in un'immagine diffusa sempre oggi da Regione Lombardia e rilanciata anche dal consulente per la campagna vaccinale Guido Bertolaso (vedi sotto).

Lombardia vaccini-2

Attilio Fontana aveva manifestato ottimismo già nei giorni scorsi, in occasione di uno suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega a Milano, dove ha detto: «La vaccinazione sta proseguendo molto bene e adesso con le nuovi dosi che dovrebbero arrivare riusciremo a completare la campagna: una volta completata, l’estate tornerà a essere come ce la ricordiamo». E in merito al ritorno da domani, lunedì, in zona aracncione, ha confernato: «Abbiamo dei dati buoni».

L'attenzione si sposta ora sulla necessità di implementare le vaccinazioni. Oltre al tema di approvvigionamento delle dosi necessarie, c'è anche questo legato a luoghi e modalità di somministrazione. Da questo punto di vista nel Lecchese fa discutere la decisione di chiudere l'hub di Mandello e di aver reso operativo (al momento) per una sola giornata il polo vaccinale di Calolzio: due strutture che hanno dimostrato di funzionare bene grazie all'imepgno di Comuni e volontari, ma che al momento non sono più funzionanti.

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