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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'inquinamento "costa" quasi 1.300 euro all'anno a ciascun cittadino lecchese

Costo complessivo annuo di 60 milioni, pari al 6,8% del Pil del capoluogo. Lecco occupa la 32^ posizione in Italia per i danni legati alle spese ospedaliere, perdita di benessere e impatto sulla salute

A Lecco i danni dell'inquinamento pesano sulle tasche dei cittadini per una spesa pari a quasi 60 milioni di euro. I costi della insalubrità dell'aria connessi all'alto numero di automobili in circolazione e alla carenza del trasporto pubblico incidono sul portafoglio degli italiani più che nel resto d'Europa.

A certificarlo è l'indagine "Costi sanitari dell'inquinamento atmosferico nelle città europee, connesso con sistema dei trasporti", diffuso nella giornata di mercoledì dalla società di consulenza CE Delf, che ha preso in esame 432 città europee, in 30 paesi (27 paesi UE più Regno Unito, Norvegia e Svizzera). Lo studio si riferisce all'anno 2018 e per l'Italia è stata fondamentale la collaborazione di Legambiente.

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I danni annuali correlati all'inquinamento nella nostra città sono pari a 59.1 milioni di euro, 1.269 euro pro capite (a Milano è 2.843 euro). Lecco occupa la 32^ posizione in Italia per i danni legati alle spese ospedaliere, perdita di benessere e impatto sulla salute. Una spesa pari al 6,8% del Pil del capoluogo. 

Alti livelli di ozono

Per quanto riguarda Lecco, si piazza al secondo posto a livello nazionale per le concentrazioni di ozono (O3), con 6.15 (media annuale di µg/m3), dietro Brescia e davanti a Bergamo e Milano. Per fare un raffronto di livello internazionale, quattro città europee hanno una media pari a zero emissioni: Narva, Tallinn e Tartu in Estonia e Cluji in Romania.

Le concentrazioni medie annue di Pm 2,5 sono pari a 15,48 microgrammi, le Pm 10 ammontano a 21,20 µg di media annua, 21,20 µg/m3 medi annui di biossido di azoto. Dati che evidenziano un'elevata presenza di mezzi di trasporto inquinanti.

Meggetto: «Responsabilità dei trasporti»

«Secondo i risultati dello studio Milano ha perso poco meno di tre miliardi e mezzo di euro in un anno in welfare e costi sociali, superata soltanto da Roma» dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. «L'inquinamento continua a sprofondare i bilanci già gravemente compromessi delle nostre città. Milano è seconda in Europa dopo Bucarest per costo pro capite, con oltre 2800 €/anno, una cifra sottratta al benessere e alla capacità di spesa dei cittadini. Gli scienziati indicano chiaramente la responsabilità dei trasporti nell'emissione dei diversi inquinanti presi in esame. È ora di scelte coraggiose e convinte, basta con indulgenze e mezze misure, si deve uscire velocemente dal fossile e incentivare multimodalità e sharing».

Poggio: «Effetti pagati dalle fasce di reddito più basse»

Secondo Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente «il costo dell'inquinamento, aggravato quest'anno alla pandemia Covid-19, è particolarmente pesante per i redditi più bassi: l'inquinamento, come il covid colpisce tutti, ma chi è più povero fatica a mitigarne gli effetti e accedere alle cure. I governi nazionale e regionali devono adottare al più presto politiche pubbliche per mobilità e riscaldamento ad emissioni zero, per tutti, ma soprattutto per chi è meno abbiente. Servono mezzi pubblici elettrici, bici e auto elettriche condivise, serve in città agevolare e promuovere subito la mobilità ciclo-pedonale. Serve il superbonus (110%) se ben speso per ridurre l'inquinamento da riscaldamento. Non servono invece proroghe ai permessi di circolazione dei veicoli diesel più inquinanti, non servono bonus per l'acquisto di auto di proprietà a combustione. Iniziare a ridurre a zero, o quasi, l'inquinamento deve divenire una priorità nazionale del Recovery plan italiano». 

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