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Cronaca

Coronavirus, il punto: 291 casi nel Lecchese, il rapporto sale al 21%

Aumentano i contagi con meno tamponi effettuati rispetto ai giorni scorsi. Lieve calo dei ricoveri in ospedale. In Lombardia Fontana: «Servono provvedimenti uniformi in tutta Italia»

Aumentano ancora in maniera sensibile i contagi in provincia di Lecco. Nelle ultime ventiquattro ore si sono registrati 291 tamponi positivi, a fronte di quasi 39mila test effettuati sul suolo lombardo, dunque meno di sabato (questo era il dato di ieri). Il totale da inizio pandemia nella nostra provincia sale a 5.522 casi accertati.

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Oggi a livello regionale sono 489 i nuovi guariti/dimessi e 8.607 i positivi, con 39.658 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 21,7 e in continua crescita. In calo i ricoveri, comunque 213, e 26 terapie intensive ad appesantire la situazione ospedaliera. Questo in attesa degli eventuali riscontri delle misure di contenimento adottate nei giorni scorsi con ordinanze e Dpcm e dei nuovi provvedimenti attesi nelle prossime ore.

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I dati di oggi, 1 novembre, in Lombardia

  • i tamponi effettuati: 39.658, totale complessivo: 2.984.274
  • i nuovi casi positivi: 8.607 (di cui 243 'debolmente positivi' e 60 a seguito di test sierologico)
  • i guariti/dimessi totale complessivo: 96.687 (+489), di cui 4.486 dimessi e 92.201 guariti
  • in terapia intensiva: 418 (+26)
  • i ricoverati non in terapia intensiva: 4.246 (+213)
  • i decessi, totale complessivo: 17.589 (+54)

I nuovi casi per provincia

  • Milano: 3.695, di cui 1.554 a Milano città;
  • Bergamo: 190;
  • Brescia: 463;
  • Como: 485;
  • Cremona: 181;
  • Lecco: 291;
  • Lodi: 138;
  • Mantova: 117;
  • Monza e Brianza: 1.195;
  • Pavia: 434;
  • Sondrio: 77;
  • Varese: 1.238. 

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Il governatore: «Il virus è presente in tutto il Paese»

«La diffusione del virus è uniforme in tutto il Paese. Le differenze riguardano l'ampiezza del tracciamento che varia da regione a regione. È evidente che, una volta verificato l'impatto delle misure già adottate sulle curve del contagio, ulteriori azioni di contrasto al virus dovranno a loro volta essere uniformi. Una serie di interventi territorio per territorio, polverizzati e non omogenei, sarebbero probabilmente inefficaci e anche incomprensibili ai cittadini, che già oggi sono disorientati». 

Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, spiegando «il senso della discussione di stamattina fra Regioni, Anci e Upi con il governo».

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