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Alla scoperta del giardino botanico di Villa De' Ponti, un tesoro green di 400 specie differenti

La Comunità montana ha promosso aperture straordinarie e iniziative da maggio a settembre. Spazio anche a sport, yoga e relax tra piante e fiori. Ecco il programma

Un polmone verde nel cuore di Calolzio. Si tratta del giardino botanico di Villa De' Ponti, un tesoro "green" di 400 specie differenti tra alberi e fiori disposti su un ettaro di terreno, che nei prossimi giorni aprirà gratuitamente al pubblico grazie a una serie di iniziative promosse dalla Comunità montana Lario Orientale Valle San Martino.

Proprio il presidente Carlo Greppi, la responsabile del settore cultura e Turismo Elena Remondini, il biologo Gabriele Rinaldi e Paolo Nicolodi della cooperativa Spazio Giovani hanno illustrato il calendario di appuntamenti all'insegna di ambiente, cultura e sport.

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Un momento della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta online

Domenica 9 la premiazione del concorso ideato dal coiffeaur Remigio Morelli e dall'artista Nicolò Tomaini

Si inizia domani, sabato 8 maggio alle ore 10 con un'iniziativa per grandi e bambini, in vista della Festa della Mamma. I volontari del Club Amici del Giardino botanico apriranno le porte di villa De' Ponti ed è prevista anche la distribuzione di piantine. Si proseguirà quindi domenica 9 alle 16 con la premiazione del concoso ideato dal coiffeaur olginatese Remigio Morelli e dall'artista lecchese Nicolò Tomaini, e la consegna delle borse di studio Arte Valle San Martino. E poi ancora (come si può vedere nelle locandine sotto) tante altre iniziative fino a domenica 25 luglio tra incontri su fiori e biodiversità, proposte per famiglie, attivià nel parco.

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Al calendario delle visite guidate si uniranno anche cinque iniziative dedicate al "Movimento green" con attività di sport e relax all'interno del giardino botanico, oltre a yoga, fit dance e pilates, senza dimenticare due visite guidate sul territorio che saranno definite a breve.

Assegnate a Giulia e Rachele le due borse di studio "Arte San Martino"

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«Siamo orgogliosi e soddisfatti di aver potenziato le apertura al pubblico del giardino botanico e di aver inserito una serie di interessanti iniziative gratuite rivolte alla popolazione della valle San Martino e non solo - ha sottolineato il presidente della Comunità montana, Carlo Greppi -  Questa programmazione è stata resa possibile grazie alla sinergia con altre altre realtà del territorio come la cooperativa Spazio Giovani, il museo Abegg e la Fondazione Lavello. Tutti insieme abbiamo potuto destinare fondi significativi alla rassegna a potenziarne l'offerta. Per tutti sarà un'occasione utile per conoscere questo tesoro verde in un'area centrale di Calolzio. Ringrazio anche i volontari e gli amici del giardino botanico per la collaborazione che stanno garantendo».

Un programma ricco, guardando anche al "turismo lento"

«Ci saranno aperture a tema e, novità importante, attività legate allo sport e al movimento da vivere proprio nel verde del parco - ha aggiunto Paolo Nicolodi - Ne è scaturito un programma ricco e denso con proposte da vivere in particolare nel week end: iniziative rivolte a tutti i cittadini ed altre più specifiche per le famiglie con bambini. L'obiettivo è quello di far conoscere e rendere fruibile il giardino botanico a tutti, prestando anche attenzione a un turismo lento».

Le piante: dai grandi cedri dell'Himalaya agli aceri giapponesi. Ora nuovi fiori per "colorare" il parco

Gabriele Rinaldi ha quindi illustrato i numeri del giardino botanico, per quanto riguarda piante e fiori. «In uno spazio di un ettaro troviamo circa 400 specie arboree diverse tra loro - ha spiegato l'esperto - La componente storica è caratterizzata da grandi alberi disposti lungo un anello. Troviamo cedri dell'Atlante e cedri dell'Himalaya, grandi faggi di tipologie differenti, platani e anche piante esotiche interessanti da un punto di vista paesaggistico. Abbiamo infatti una collezione aceri giapponesi e non solo, ornamentali, molto belli. E poi ancora tigli e altri alberi che ricordano l'assetto originario della villa, oltre a piante da frutto e fiori che stiamo introducendo per dare un tocco di colore in più al parco e incentivare la presenza, molto importante, delle api».

Valle San Martino: un libro dedicato a don Giuseppe Milani e alla sua eredità umana e spirituale

«Grazie all'impegno della Comunità montana questo bene viene così aperto sempre di più al pubblico, con attività gratuite - ha concluso Elena Remondini - Un incremento di ingressi sarà possibile anche a seguito della presenza di due giovani, due "leve civiche", che ci permetteranno di aprire il giardino tutti i giorni della settimana. In modo contingentato ci sarà inoltre la possibilità di visitare la stessa Villa De' Ponti, il suo archivio librario e la documentazione dell'ecomuseo, unendo ambiente e cultura con un'attenzione particolare al territorio».

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