“Dopo 40 anni di vincolo, nel pratone di viale Promessi Sposi arrivano le case”
Ascolto Valmadrera analizza la situazione che riguarda la nota area verde cittadina
Nel quasi silenzio della stampa locale e dei social dopo ormai 5 giorni dall’evento, come gruppo consigliare di minoranza di Ascolto Valmadrera, abbiamo l’obbligo di portare a conoscenza l’intera cittadinanza che con l’approvazione finale del piano urbanistico votata in consiglio comunale il 25 settembre, la maggioranza di Progetto Valmadrera ha gettato al vento quanto, per più di 40 anni è sempre stato ritenuto fondamentale e in nessun modo negoziabile, ovvero: salvaguardare la grande area verde posta tra le via Promessi Sposi e la via Bovara dalla speculazione edilizia – grande o piccola che sia non importa. Ora non è più vincolata per tutta la sua estensione a un uso e a una fruizione pubblica. Lì si costruiranno case. E questo senza dire a noi in consiglio comunale e indirettamente a tutti i cittadini, quali le motivazioni di questa variante allo strumento urbanistico, quali “i guadagni” che la collettività riceve. Questa scelta di nuova destinazione non è finalizzata all’esecuzione di un’opera pubblica (l’Asilo Nido) e anzi, in una prospettiva di lungimiranza con l’approvazione di questa variante di fatto si è proceduto col fare una azione opposta al buon senso, andando a ridurre l’area “verde” che sarà adiacente al nuovo asilo che verrà costruito. Già all’operatore privato nel 2012 era stata concessa una facoltà limitata di edificazione ma in altra localizzazione: con questa ultima approvazione su quell’area potrà invece costruire.
Come gruppo consigliare, invano abbiamo chiesto di non procedere con l’approvazione. Neanche la richiesta di rinviare la decisione inserendola nella visione più generale di riassetto urbanistico quale è quello che ormai si sta concludendo con la proposta di revisione generale del PGT è stata ascoltata.
È stata attivata una “macchina” di trasformazione che non si fermerà più, che non potrà più tornare indietro e che lascerà evidenti conseguenti nel futuro di Valmadrera con nuove case in un prato vincolato da più di 40 anni. Una trasformazione di cui questa maggioranza è anche parte attiva essendo il Comune stesso uno dei due richiedenti questa trasformazione e la concessione all’edificazione in quel sito è solo “baratto” urbanistico. Non si sbaglia a pensare che nella logica di una revisione urbanistica generale dell’intero territorio anche in un’ottica di “consumo suolo zero”, questo ambito di trasformazione vedrebbe uno stralcio della possibilità edificatoria residenziale. Riteniamo che la soluzione urbanistica proposta in variante sia fortemente peggiorativa rispetto all’attuale e che con le decisioni prese dalla maggioranza di Progetto Valmadrera e con l’astensione del gruppo consigliare della Lega, sia stato ipotecato il futuro verde di Valmadrera.