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social Maggianico / Corso Emanuele Filiberto

"Il sushi batte polenta e pesci di lago, salviamo i piatti della tradizione!"

La provocazione dei ristoratori lecchesi Giovanna e Massimo: "Bisogna rilanciare le nostre ricette tipiche, altrimenti diventeranno solo un ricordo"

"Il sushi ha battuto polenta e pesci. Il fatto è che ormai anche a Lecco siamo invasi da ristosuschi, fast food, kebabbari, etnici e il poke di turno. E i piatti della nostra tradizione che fine faranno? Spariranno". La provocazione, rilanciata con grande seguito sui social, porta la firma di due ristoratori lecchesi: si tratta di Massimo e Giovanna Polti, fratello e sorella della seconda generazione Polti, gestori del ristorante Don Rodrigo, aperto dai genitori nel 1986 e poi diventato un'attività storica.

Sushi contro missoltini: chi vincerà?

Affacciato sulla Lecco-Bergamo all'ingresso della città del Manzoni, il ristorante Polti Don Rodrigo è specializzato in piatti della tradizione come riso al persico (non risotto! ricorda bene la titolare), pizzoccheri, brasato, polenta, missoltini e altri pesci di lago. Tutte specialità che, secondo i due ristoratori lecchesi e non solo, rischiano di essere soppiantati da altre ricette provenienti da fuori confine. Una sorta di globalizzazione della tavola che ad alcuni risulta un po' indigesta.

A Striscia la notizia un piatto lecchese trasformato in esempio di lotta agli sprechi

"Non essere complice della fine delle nostre tradizioni - incalzano Massimo e Giovanna nel post pubblicato su facebook con una sorta di appello pubblico - Non sarebbe infatti meraviglioso riscoprire quei piatti che fanno parte della nostra storia, riscoprire ingredienti e piatti del nostro territorio? È per questo che noi seconda generazione Polti abbiamo voluto riscoprire proprio quei piatti che si stanno perdendo, quei piatti che fanno parte della nostra infanzia, raccontano chi siamo, raccontano storie di vita di altri tempi... al Don Rodrigo portiamo avanti le tradizioni locali".

"In realtà piatti locali e stranieri possono coesistere"

Ok l'aspetto promozionale, ma la presa di posizione dei fratelli Polti va anche oltre, toccando un tema di costume e attualità culinaria che vede a confronto due fazioni: quella del sushi da una parte e dei missoltini dall'altra, chi vincerà? "In realtà - ci spiega Giovanna Polti - le due diverse realtà gastronomiche, da un lato la cucina lecchese e dall'altro i piatti di Paesi stranieri, possono benissimo coesistere. Il nostro appello social ha voluto essere una sorta di provocazione per discutere, per richiamare l'attenzione su quello che siamo, sulle nostre tradizioni, anche a tavola. Insomma, non bisogna per forza seguire sempre le mode, sarebbe più utile cercare di riscoprire anche i nostri piatti".

E il risultato qual è? "Il nostro appello social ha suscitato interesse. Ma soprattutto possiamo dire che nell'ultimo periodo, anche grazie ai turisti stranieri, a quelli italiani, oltre a chi viene da altre province per vedere la partita di serie B contro il Lecco, diverse persone vogliono provare il nostro riso al persico, polenta e pizzoccheri. Una buona notizia. È giusto insomma guardare avanti - conclude Giovanna - ma senza dimenticare la nostra storia e quello che siamo, anche a tavola".

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