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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Nibionno

Guerra in Ucraina, arrivano le prime famiglie di profughi: "Sconvolti e in lacrime"

Anche la Brianza lecchese si mobilita per gli aiuti, tra accoglienza e manifestazioni. Il sindaco di Nibionno: "Abbiamo già accolto 3 adulti e 5 bambini. Nei loro volti la disperazione, ci hanno ringraziato in tutti i modi". A Costa Masnaga Camminata per la pace

Non solo a Lecco città, ma anche in tanti comuni della provincia continua la mobilitazione per cercare di aiutare il popolo dell'Ucraina, vittima da ormai 9 giorni di un'invasione e di una guerra sempre più brutale. Raccolta di beni di prima necessità, accoglienza nei confronti di coloro che scappano dalle bombe, aiuti ai profughi, manifestazioni per dire no al conflitto. Tra i comuni che si sono mobilitati anche diversi centri della Brianza lecchese.

Ieri sera, giovedì 3 marzo, si è tenuta a Costa Masnaga la camminata "Diamo una possibilità alla pace - give peace a change" con ritrovo nella piazza della biblioteca. Numerosi i partecipanti all'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sabina Panzeri, dall'istituto comprensivio e dall'oratorio. All'iniziativa hanno partecipato anche i sindaci delle vicine Bulciago (Luca Cattaneo) e Nibionno (Laura Di Terlizzi).

Costa masnaga sindaci-2

"Un sentito ringraziamento al Comune di Costa Masnaga per averci invitato, insieme al sindaco di Bulciago, alla Camminata per la Pace: tre paesi uniti per dimostrare solidarietà verso chi soffre e vive le atrocità di un conflitto bellico inutile e ingiusto" - ha commentato Laura Di Terlizzi rendendo noto che proprio nelle scorse ore sono arrivati a Nibionno i primi profughi in fuga dalla guerra.

Laura di Terlizzi: "Grande attenzione e generosità da parte della cittadinanza"

"Si tratta di una mamma con due bambini di 9 e 3 anni che si sono ricongiunti alla nonna, la quale lavora come badante nel nostro paese - ha spiegato il sindaco di Nibionno - Poco dopo abbiamo accolto una seconda famiglia dataci in carico dalla Prefettura di Lecco, si tratta di papà, mamma e tre bambini. La prima famiglia è arrivata in aereo, la seconda dopo un viaggio estenuante di quattro giorni in auto dormendo una sola notte in Moldavia. Questi ultimi erano sconvolti, a dir poco. Un papà con gli occhi sbarrati, una mamma in lacrime. La disperazione nei loro volti. Quando li ho visti la loro piccola di soli dieci mesi e il bimbo di tre anni stavano dormendo, l'atro più grandicello era visbilmente impaurito. Questa mattina ho portato loro pane, marmellata e biscotti, un volontario il pallone e il piccolo si è illuminato. Ora sono più sereni e riposati. Non smettavano di ringraziarci".

Raccolte per l'Ucraina a Lecco: dove portare medicine, cibo e vestiti

Laura Di Terlizzi ha quindi parlato della grande generosità che sta dimostrando la cittadinanza verso gli ucraini. La prima faniglia è stata ospitata dalla parente badante, mentre la seconda è entrata in un appartamento messo a disposizione dal Comune. "Nel giro di pochissime ore diversi volontari sono venuti a pulire, sistemare e attrezzare l'appartamento - ha aggiunto il primo cittadino - Potrebbero arrivare anche altri profughi. Noi abbiamo dato alla Prefettura tutta la nostra disponibilità e stiamo attrezzando con la parrocchia altre camere grazie alla disponibilità di Luigi e dei suoi collaboratori".

A Oggiono tanti chiamano il Comune per manifestare disponibilità ad accogliere

Nella vicina Oggiono in tanti stanno contattando l'Amministrazione comunale per manifestare la disponibilità ad accogliere persone in fuga dall’Ucraina sotto attacco. Lo ha reso noto il sindaco Chiara Narciso in un post su Facebook, ricordando il modo in cui è stata organizzata la macchina dell'accoglienza nel territorio lecchese.

"Queste sono le prime indicazioni che stanno emergendo dai tavoli di coordinamento territoriali - ha precisato Chiara Narciso - I cittadini e i proprietari di strutture disponibili a dare in affitto un immobile per accoglienze di carattere temporaneo possono segnalare la propria disponibilità chiamando l’Ufficio di Piano di Lecco al numero telefonico 0341 481534 in orari d’ufficio o mandando mail all’indirizzo ufficiodipiano@comune.lecco.it L’immobile deve avere i requisiti di legge di abitabilità ed essere immediatamente disponibile all’accoglienza. Il privato cittadino o il proprietario di struttura ricettiva che ha manifestato la disponibilità potrà essere contattato nel caso in cui si registri la necessità di reperire spazi per l’accoglienza. Inoltre per garantire l’accoglienza sul nostro territorio delle persone in fuga dall’Ucraina i Comuni del Distretto di Lecco e Fondazione Comunitaria hanno attivato il Fondo Lecco ospita l’Ucraina".

Le donazioni sono finalizzate a sostenere le spese per l’ospitalità nei Comuni della Provincia di Lecco, la fornitura di generi di prima necessità (cibo, vestiario medicinali) e tutti gli interventi necessari per i cittadini Ucraini arrivati nei nostri Comuni.

Per donare

  • Bonifico bancario intestato a Fondazione comunitaria del Lecchese:
  • presso Intesa Sanpaolo
  • IBAN: IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286
  • presso Banca della Valsassina
  • IBAN: IT87 B085 1522 9000 0000 0501 306
  • Causale: Lecco ospita l’Ucraina

Anche a Santa Maria Hoè una raccolta umanitaria per le vittime della guerra in Ucraina

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